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Mugello: weekend negativo

Il 29 maggio 2011 si sono svolte le due gare al Mugello. Un weekend caratterizzato dalla sfortuna per i gemelli De Val, costretti alle retrovie sia in Gara1 che in Gara2.

Giunti all’autodromo senza aver mai provato il circuito, durante le sessioni di prove libere hanno potuto provare solo per circa un’ora sulle due messe a disposizione a causa di problemi meccanici: Nicola doveva rodare il motore nuovo, Stefano è stato fermato dal cambio.

Nonostante i problemi nella fase di qualifica riescono a mantenersi a pochi decimi dalla pole position, Stefano a soli 3 decimi (ma 6°), Nicola a 8 decimi (e 11°). A questo punto interviene un nuovo inconveniente: le alte temperature provocano il distacco di parti della gomma delle ruote, rendendole inutilizzabili. I ragazzi, come tutti, sono costretti a rinunciare a un treno di gomme.

Gara1.
Alla prima curva due vetture vanno a contrasto e, sganciandosi, una colpisce in pieno l’incolpevole Stefano (vedi foto), che è costretto a un immediato ritiro. Rimane Nicola, che risale dalla 11° alla 6° posizione e fa il secondo giro veloce, ma poi paga il cosiddetto “blister”, che aveva danneggiato il precedente treno di gomme, e perde una posizione chiudendo settimo.

Le prospettive per Gara2 non sembrano rosee. Nicola non ha più gomme nuove, è costretto a utilizzare un treno usato che in teoria non avrebbe dovuto utilizzare (erano già state usate il doppio del normale), Stefano invece “grazie” al ritiro in Gara1 può disporre di un treno nuovo. Viene aggiustato l’assetto per evitare il “blister”

Gara2.
Nicola parte 7°, Stefano ultimo (sulla base dell’ordine di arrivo di Gara1). Le gomme usate erano un brutto presagio per Nicola, che perde rapidamente le posizioni ed è costretto a chiudere 13°. Stefano invece riesce a recuperare nove posizioni e a portarsi in 9° posizione. I ragazzi a fine gara lamentano comunque un assetto sbagliato, che se da un lato aveva evitato il “blister”, dall’altro li aveva resi meno competitivi.

I gemelli escono molto scoraggiati da queste gare, e sostengono di non essere stati in grado di gestire la sfortunata situazione.

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