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Stefano e Nicola ci spiegano la pista di Imola

“La prima curva dopo il traguardo è il Tamburello, variante aggiunta dopo il 1994 per i tragici eventi della F1.
si arriva al limitatore dopo il lungo rettilineo e si affronta in 4° marcia, e dopo aver inserito la monoposto si riaccelera immediatamente in pieno, si sale di marcia già al cordolo con piega a sinistra.
Dopo un breve tratto rettilineo si arriva alla variante intitolata a Gilles Villeneuve, si entra molto velocemente in questa curva molto impegnativa. In uscita si prende in cordolo in appoggio, stando attenti a non scomporre la monoposto perché si rischia di finire in testacoda.

La curva successiva è la Tosa, tornante da affrontare in maniera perfetta per poter poi riaccelerare verso la salita che porta alla Piratella, una delle curve più impegnative dato che è semi ceca.
Passata questa curva si scende verso le Acque minerali, curva decisiva, si entra nella prima parte molto velocemente per poi frenare in modo brusco e con la macchina scomposta per inserire nella seconda e risalire verso la Variante Alta.
Passata la Variante Alta, saltando sui cordoli, si arriva alla staccata della Rivazza che presenta una frenata impegnativa e decisiva in discesa. La monoposto tende al sottosterzo nell’inserimento di curva e questo rende difficile la prima parte delle due curve di cui è composta. L’uscita invece è molto più veloce e si ritorna sul rettilineo di partenza sfruttando tutto il cordolo in uscita.”

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