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Un giro di pista al Mugello

Ultimo weekend di gare Italiano per la Formula Renault 2.0 Alps.
Sarà l’affascinante circuito del Mugello il teatro delle prossime due gare ed i gemelli De Val ci spiegano un giro di pista.

Si parte con un rettilineo molto lungo, ma che si affronta con una monoposto totalmente diversa da quella di Monza.
La pista infatti prevede un assetto con più carico aerodinamico di quella utilizzata sul tracciato Brianzolo, in quanto ci sono moltissime curve da affrontare.

E’ una pista un po’ strana perchè premia “chi non sa frenare” (che poi dovrei essere io ma vediamo). La prima frenata, nonostante arrivi dal dritto, non è colossale. Bisogna portare tanto dentro la frenata perchè la curva è molto tonda. Questa sarà più o meno caratteristica di quasi tutte le frenate del mugello. San Donato, Correntaio e Bucine son da fare così.

Le varianti invece sono varianti tipiche e quindi regge il paradosso del dover entrare piano per uscire forte. Qua più vero che mai tant’è che nei test io perserveravo nell’entrare troppo forte. Questo invece vale per Luco-Poggiosecco, Materassi-Borgo San Lorenzo e Scarperia-Palagio.

Casanova-Savelli invece ha uscita molto più ampia e quindi si arriva sull’ingresso veloce e cieco (perchè scollina) e poi sul sinistra. Finita di fare la Casanova l’obiettivo è 100% throttle fino a Scarperia. Obiettivo che non è così facile da mantenere perchè in mezzo c’è l’Arriabbiata 1 e, forse più difficile, l’Arrabbiata 2. Curve veloci in cui il carico sulla macchina cambia per colpa dei vari cambi di inclinazione dell’asfalto. Arrabbiata 2 infatti è difficile perchè anche lei scollina e non vedi l’uscita.

Di Scarperia e Correntaio abbiamo già parlato mentre invece delle Biondetti non diciamo nulla perchè per noi è come se fossero rettilinei!

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